Trattamento del linfoma di Hodgkin classico recidivante o refrattario con l'anti-PD-1, Tislelizumab: risultati di uno studio multicentrico di fase 2, a singolo braccio


La prognosi è infausta per i pazienti con linfoma di Hodgkin classico ( cHL ) recidivante / refrattario ( R/R ) dopo fallimento o non-idonei al trapianto autologo di cellule staminali.

E' stata valutata l'efficacia e la sicurezza di Tislelizumab, un anticorpo monoclonale sperimentale anti-PD-1, in uno studio di fase 2 a braccio singolo in pazienti cinesi con linfoma di Hodgkin classico.

L'endpoint primario era il tasso di risposta globale ( ORR ) valutato da un Comitato di revisione indipendente, secondo la classificazione di Lugano 2014.

Settanta pazienti sono stati arruolati nello studio e hanno ricevuto almeno una dose di Tislelizumab.

Dopo un follow-up mediano di 9.8 mesi, 61 ( 87.1% ) pazienti hanno raggiunto una risposta obiettiva, con 44 ( 62.9% ) che hanno ottenuto una risposta completa ( CR ).

Il tasso di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) stimato a 9 mesi è stato pari al 74.5%.

I più comuni eventi avversi di grado 3 o maggiore sono stati: infezioni del tratto respiratorio superiore e polmonite.
Reazioni correlate all'infusione si sono verificate in 27 ( 38.6% ) pazienti, e 27 pazienti ( 38.6% ) hanno manifestato un evento avverso immuno-correlato, il più comune dei quali era la disfunzione tiroidea.
Undici ( 15.7% ) pazienti hanno manifestato almeno un evento avverso emergente dal trattamento che ha portato all'interruzione o al ritardo della dose.

Non si sono verificati decessi a causa di eventi avversi.

Dallo studio è emerso che il trattamento dei pazienti con linfoma di Hodgkin classico recidivato / refrattario con Tislelizumab è risultato generalmente ben tollerato e ha portato a tassi di risposta globale e risposte complete elevate, con potenzialmente risposte più durature per questi pazienti. ( Xagena2020 )

Song Y et al, Leukemia 2020; 34: 533-542

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